Mutuo, Leasing, Leverage Buy Out e Rent to Buy: le leve finanziarie per vendere gli hotels
Ad eccezione dei Fondi di Investimento, i quali dispongono di grandi risorse economiche pronte per essere impiegate, le altre tipologie di potenziali acquirenti necessitano di una leva finanziaria per poter effettuare l’acquisto: il mutuo ipotecario o il leasing, eventualmente preceduti da un programma Rent to Buy, oppure l’acquisto delle quote societarie, eventualmente ricorrendo ad operazioni di Leverage Buy Out, tutt’altro che semplici da realizzarsi.
A causa dell’incremento dei tassi di interesse, l’accesso al credito è diventato, oltre che poco conveniente, anche più difficile. Il credito viene concesso a poche imprese che vantano un rating eccellente, attenendosi comunque sempre scrupolosamente alle normative bancarie.
I due requisiti bancari che determinano la vendibilità di un hotel
Le normative bancarie prevedono che per ottenere un finanziamento finalizzato all’acquisto di un hotel debbano sussistere due fondamentali requisiti:
Capitale proprio iniziale (equity)
Calcolato in misura percentuale sull’importo della compravendita e pari al 30% in caso di mutuo o al 20% in caso di leasing. Si tratta di una cifra considerevole che molti potenziali acquirenti non hanno immediatamente disponibile.
Storicità di bilanci con flussi di cassa adeguati
L’attività deve attestare flussi di cassa appropriati a garantire il puntuale pagamento delle rate del finanziamento richiesto. In pratica, il cash flow residuale dopo aver onorato il pagamento della rata del mutuo deve ammontare ad almeno 2/3 della rata stessa.
Il doppio problema che blocca la maggior parte delle vendite
Solitamente, se da un lato è difficile trovare dei Potenziali Acquirenti che dispongano del 30% di equity, dall’altro è ancor più difficile trovare degli hotel dotati di bilanci della gestione allineati alle aspettative del mondo bancario.
Se la tua impresa alberghiera non è in grado di mettere a disposizione dei potenziali acquirenti dei bilanci che ne attestino una adeguata redditività, non ti devi sentire in colpa, ma devi però essere consapevole che hai un grandissimo problema che ostacola la vendita del tuo hotel.
Perché molti hotels hanno dei bilanci inadeguati alle richieste bancarie
Riscontriamo quotidianamente che la scarsa redditività degli hotels in vendita dipende da vari motivi, ecco i principali:
– i proprietari sono anziani, sono stati travolti dalla rivoluzione digitale, non applicano le moderne tecniche di gestione tariffaria e non hanno più curato il rinnovamento costante della loro struttura
– manca una adeguata strategia di posizionamento nel mercato finalizzata a valorizzare i punti di forza dell’hotel rispetto ai propri competitors
– è stata delegata la promozione della vendita delle camere a Booking.com o ad altre agenzie online, con conseguente erosione della marginalità.
L’importanza dei Professionisti Specializzati
Ecco perché, per vendere gli alberghi, servono Agenti Immobiliari specializzati che conoscono il marketing alberghiero e sono in grado di indicare ai Potenziali Acquirenti quali sono gli interventi necessari per portare la struttura ad uno standard di redditività idoneo a giustificarne l’acquisto al prezzo richiesto.
Una volta superato questo primo ostacolo (e non sarà facile…) la strada per arrivare a vendere il tuo hotel è ancora assai lunga, in quanto il tuo Potenziale Acquirente dovrà recarsi in banca per chiedere un mutuo finalizzato all’acquisto del tuo albergo.
La verità che nessuno ha il coraggio di dirti: il problema non è solo dell’acquirente
In banca non serve discutere di marketing alberghiero, in quanto i funzionari dell’istituto guardano solamente i numeri: pertanto, se i bilanci della tua gestione risultano inadeguati, indipendentemente da quale sia il motivo, il tuo Potenziale Acquirente non potrà ottenere il mutuo per acquistare il tuo hotel.
E così sarà, anche per altri Potenziali Acquirenti, finché una banca non vedrà nel bilancio di gestione della tua struttura la capacità di rimborso delle rate del finanziamento richiesto.
Ora, se pensi che questo sia un problema del tuo Potenziale Acquirente, e non anche, di conseguenza, un problema tuo, farai la fine di tanti tuoi colleghi che da anni cercano invano di vendere il loro hotel. Ogni tanto ribassano il prezzo, ma nessuno acquista. Ti sei mai chiesto perché?
Nella maggior parte dei casi il problema non è il prezzo, bensì l’impossibilità di ottenere il mutuo a causa dei bilanci inadeguati.
Ed è proprio qui che emerge la differenza tra un Agente Immobiliare generico ed un Professionista Specializzato nel settore alberghiero.
La competenza finanziaria come elemento distintivo
Ecco un altro motivo per il quale ti serve un Agente Immobiliare specializzato, che annoveri nel proprio bagaglio di competenze anche quelle del Consulente Finanziario.
Ti serve un professionista che ti dica le cose come stanno, senza illuderti di essere in grado di procurarti un acquirente facoltoso che acquista con capitale proprio al prezzo che tu desideri.
Ma secondo te chi ha grandi risorse economiche viene ad acquistare proprio il tuo hotel per mettersi a fare l’albergatore al posto tuo? Se non hai fretta di vendere sei libero di vivere in questo sogno erotico…
Se invece vuoi liberarti subito dal peso di dover gestire il tuo hotel, abbiamo per te due soluzioni realistiche, delle quali una è sempre applicabile, mentre l’altra lo è solamente in alcuni casi.
Prima soluzione: la vendita tramite cessione delle quote societarie
La prima soluzione realistica, non sempre praticabile, è quella della vendita della struttura alberghiera tramite la cessione delle quote societarie.
Premesso che le banche non finanziano l’acquisto delle quote societarie, ma solamente l’acquisto dei beni immobili, questa soluzione risulta vantaggiosa e consigliabile nel caso in cui il totale dei debiti sani (mutui e finanziamenti) che l’acquirente si accolla acquistando il 100% delle partecipazioni societarie, ammontano ad un importo molto elevato e vicino al valore attribuito dalle parti alla struttura alberghiera.
In questo caso il prezzo di cessione delle quote risulterà piuttosto contenuto e l’acquirente lo potrà corrispondere con liquidità propria, beneficiando comunque della leva finanziaria derivante dall’accollo dei finanziamenti già concessi alla tua società.
Le condizioni necessarie per la cessione delle quote
Affinché questa soluzione possa essere applicata è però necessario che sussistano alcune condizioni:
– la società non deve risultare proprietaria di altri asset oltre alla struttura alberghiera oggetto della compravendita
– gli istituti di credito che hanno erogato i finanziamenti devono accettare di trasferire eventuali fideiussioni rilasciate dai soci uscenti ai nuovi soci entranti
– deve essere effettuata una accurata due diligence immobiliare, contabile e fiscale sulla società di cui vengono cedute le partecipazioni.
Seconda soluzione: la vendita con la metodologia Rent to Buy
Qualora dovessero mancare le sopra esposte condizioni, non resta che optare per la seconda soluzione realistica, ovvero quella che è sempre applicabile ed è anche molto conveniente dal punto di vista fiscale, soprattutto se hai il problema della tassazione della plusvalenza del quale abbiamo accennato precedentemente.
Questa soluzione consiste in una vendita graduale diluita nel tempo, in cui il momento impositivo coincide con il rogito definitivo e non con la stipula del contratto che regolamenta l’operazione: per te significa disporre del tempo necessario per rivalutare i beni ed azzerare la plusvalenza.
La metodologia Rent to Buy è peraltro molto ben regolamentata in Italia, sia dal punto di vista giuridico che da quello fiscale. Purtroppo però non è ancora molto conosciuta dalla maggior parte degli operatori, che spesso non la considerano perché la confondono con il preistorico affitto con riscatto.
Data la sua innovatività e complessità, ci limitiamo in questa sede a spiegarla sinteticamente e ci riserviamo di illustrartela approfonditamente nell’incontro di consulenza che offriamo gratuitamente a chi desidera valutare l’opportunità di affidarsi a noi per la vendita della sua struttura.
Se invece preferisci approfondire subito la materia, visita l’altro nostro sito www.renttobuyconsulting.it.
In questa sede, giusto affinché tu non confonda il moderno ed affidabile Rent to Buy con il preistorico e lacunoso affitto con riscatto, esponiamo di seguito i punti fondamentali di questa metodologia e della normativa che la regolamenta.
I quattro elementi fondamentali del Rent to Buy
Il Rent to Buy non è un metodo di pagamento rateizzato
La prima cosa che devi sapere è che il Rent to Buy, contrariamente a quanto in molti erroneamente pensano, non è un metodo per comprare gli hotels pagandoli a rate: è invece un programma di allineamento ai requisiti bancari necessari per l’ottenimento del mutuo con cui verrà saldato il prezzo di vendita entro la durata contrattuale pattuita.
Il Rent to Buy è la soluzione ottimale per ampliare la platea dei potenziali acquirenti di un hotel offrendo, ai soggetti meritevoli, una magica leva finanziaria, consistente nella possibilità di gestire da subito la struttura, in modo professionale e virtuoso, al fine di creare l’equity ed i bilanci che la banca pretende per concedere il mutuo.
Le garanzie per entrambe le parti
La seconda cosa che devi sapere è che in questo accordo contrattuale, che viene stipulato tra un proprietario, denominato Concedente, ed un gestore/acquirente, denominato Conduttore, esistono due fondamentali garanzie:
– il Concedente è garantito perché non cede né la proprietà né il possesso giuridico del proprio albergo, bensì la semplice detenzione, analogamente a quanto avverrebbe con un contratto di affitto d’azienda, ma con molte garanzie in più
– il Conduttore è garantito dalla trascrizione del contratto, che lo rende pubblico ed opponibile ai terzi, per tutta la durata contrattuale prevista ed entro il limite massimo di 10 anni.
La durata contrattuale è comunque libera, i 10 anni sono semplicemente la durata massima dell’efficacia della trascrizione (giusto per rettificare una delle tante informazioni errate che circolano sul web).
L’impegno sostanziale all’acquisto
La terza cosa che devi sapere è che il Rent to Buy, a differenza del preistorico affitto con riscatto, prevede sempre un impegno all’acquisto, non formale ma sostanziale ed economico, in quanto, se non esercita il suo diritto all’acquisto entro il termine della durata contrattuale prevista, il Conduttore deve immediatamente restituire l’hotel e perde le somme versate in accantonamento sul prezzo, sia quelle relative all’anticipo iniziale, sia quelle relative ai canoni mensili.
La storia e la regolamentazione in Italia
La quarta cosa che devi sapere è che il Rent to Buy è una metodologia di provenienza anglosassone che Andrea Russo, titolare di SoloHotels, ha introdotto e diffuso in Italia a partire dal 2009.
Con la sua attività divulgativa, che trovi riassunta in questa pagina del sito www.renttobuyconsulting.it, interamente dedicato al Rent to Buy, ha sensibilizzato il Notariato, il quale a sua volta ha spronato il Governo Renzi a regolamentare la materia, che è stata molto ben normata per la parte giuridica con l’Art. 23 del Decreto Legge 133/2014, e per la parte fiscale con la Circolare 4/E del 19 febbraio 2015 dell’Agenzia delle Entrate.
Pur essendo il paese al mondo dotato della migliore e più completa normativa giuridica e fiscale sul Rent to Buy, l’Italia è tuttavia ancora molto indietro nell’utilizzo di questo strumento (assolutamente appropriato e indispensabile per la vendita delle strutture ricettive), probabilmente a causa della sua effettiva complessità, che richiede un utilizzo accorto da parte di professionisti esperti quali, ad oggi, solamente noi possiamo vantarci di essere in questa materia.
La differenza tra competenze specialistiche e improvvisazione
Vendere un hotel richiede competenze che vanno ben oltre quelle di un Agente Immobiliare tradizionale. Servono conoscenze approfondite di marketing alberghiero, di finanza aziendale, di strutturazione di operazioni complesse, di normativa fiscale e societaria.
Un avvocato o un commercialista possono certamente assistere nelle fasi tecniche dell’operazione, ma difficilmente hanno l’esperienza operativa sul campo e la visione d’insieme necessaria per gestire l’intero processo di vendita, dalla valutazione iniziale fino al rogito finale.
Noi di SoloHotels uniamo tutte queste competenze in un unico interlocutore, con un’esperienza pluriennale specifica sul settore alberghiero e con la capacità di dialogare efficacemente con banche, notai, commercialisti e tutti gli altri professionisti coinvolti nell’operazione.
Se desideri approfondire come possiamo aiutarti a vendere il tuo hotel, contattaci per una consulenza gratuita. Ti diremo con franchezza se riteniamo di poter essere utili nel tuo caso specifico e, in caso affermativo, quale percorso ti proponiamo.